Cardioaspirina, tutto ciò che dovresti sapere sull’aspirinetta

Cardioaspirina, tutto ciò che dovresti sapere sull’aspirinetta che si prende cura del tuo cuore e non solo: tanti benefici e poche controindicazioni

La cardioaspirina, conosciuta anche come aspirinetta, è stato dimostrato essere efficace nella prevenzione di un nuovo attacco cardiaco o di un nuovo ictus, in determinati soggetti a rischio. Sembra anche che, limitatamente ad alcuni soggetti, il farmaco possa aiutare a prevenire un primo evento acuto, cardiaco o cerebrale (prevenzione primaria), ma in questo caso le evidenze sono più limitate e circoscritte a determinate categorie di pazienti.

La cardioaspirina è un farmaco a base di acido acetilsalicilico con dosaggi ridotti rispetto alla comune aspirina, che viene prescritta dal proprio medico di base per attuare una terapia di prevenzioni da eventuali eventi cardiovascolari come infarti e ictus.

 

La Cardioaspirina è pertanto un antitrombotico, cioè un medicinale che previene la formazione di coaguli di sangue (trombi) nei vasi sanguigni. Il farmaco agisce inibendo l’effetto aggregante delle piastrine nei vasi sanguigni in cui colesterolo e placche possano ostruire parzialmente il flusso.

In Italia sono molte le formulazioni con dosaggi inferiori di acido acetilsalicilico (il principio attivo di aspirina) vendute a questo scopo e, entro determinati limiti di legge, pagati dal Sistema Sanitario Nazionale; tra i più usati ricordiamo per esempio

  • Cardioaspirin (e non Cardioaspirina),
  • Ascriptin,
  • Cardirene, …

Questo farmaco è ritenuto talmente importante ed efficace per tutti coloro che hanno già avuto un episodio di infarto o ictus, che non dovrà essere interrotta l’assunzione per nessun motivo.

La cardioaspirina: non è adatta a tutti

Ma a chi è davvero utile, e soprattutto esistono rischi ed effetti collaterali associati all’assunzione regolare di acido acetilsalicilico?

Facciamo chiarezza!

La prevenzione primaria con aspirina, ossia l’assunzione per la prevenzione di un primo episodio cardiovascolare (ictus e/o infarto) non è adatta a tutti.

Può essere efficace negli adulti che:

  • Hanno tra i 50 e i 69 anni età, con benefici massimi tra i 50 e i 59 anni.
  • Hanno un rischio di malattia cardiovascolare di almeno il 20% nei successivi 10 anni.
  • Sono in grado e d’accordo di assumere aspirina a basse dosi per almeno 10 anni.

Attualmente non ci sono invece dati sufficienti per giustificare l’impiego di aspirina per la prevenzione primaria in pazienti con meno di 50 o più di 70 anni.

Cardioaspirina: poco efficace per le donne

Sembra che, l’assunzione della cardioaspirina sia utile a livello preventivo per gli uomini, e molto meno per le donne.

Secondo la professoressa Hrelia, il farmaco che fluidifica il sangue non ha la stessa efficacia sulle donne. Per dimostrarlo è stato preso un campione di uomini e donne, e dopo l’assunzione del farmaco si è riscontrato che le donne non rispondono in termini di prevenzione primaria all’assunzione di cardioaspirina e che le aiuta a prevenire solo l’ictus e non l’infarto.

Che differenza c’è tra aspirina e aspirinetta?

Come abbiamo già accennato in precedenza, entrambi i medicinali sono costituiti da  l’acido acetilsalicilico ma la cardioaspirina ne ha una più bassa concentrazione di questo principio attivo. Ricordiamo che l’aspirina o cardiospirina sono  farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

L’acido acetisalicilico di origine naturale, ma riprodotta sinteticamente in laboratorio, ha proprietà antinfiammatorie, antipiretiche e analgesiche. Altamente efficace nel controllare il dolore e la febbre, l’acido acetilsalicilico è un farmaco meraviglioso. È anche il farmaco preventivo più utilizzato, noto per ridurre il rischio di coaguli di sangue, trombosi venosa, infarto e ictus – e anche, come è emerso recentemente, il cancro, in particolare quello del colon. Viene quindi adoperato per contrastare stati infettivi associati a febbre e infiammazioni (ad esempio sindromi influenzali e parainfluenzali) in caso di dolori occasionali (mal di testa, dolori mestruali, mal di denti), di dolori e infiammazioni osteoarticolari anche croniche.

Sia l’aspirina che l’aspirinetta vanno sempre assunti a stomaco pieno poichè  possono avere, importanti effetti collaterali sulla mucosa gastrica, favorendo irritazioni e persino sanguinamenti in chi sia soggetto a gastrite. Vieta l’assunzione ai bambini sotto i 12 anni perché può causare una sindrome, detta di Reye, piuttosto grave a carico di cervello e fegato.

L’aspirina riduce i rischi di attacco cardiaco?

Si, questo meraviglioso farmaco, la cardioaspirina, ovvero l’acido acetilsalicilico a basse dosi ha il compito di rendere il sangue più fluido sciogliendo i grumi e facilitandone il passaggio nei vasi, anche qualora ispessiti. Se è stata diagnosticata una malattia cardiaca o si ha una storia di mini-ictus, ci sono prove che i benefici superano i rischi. Per coloro che hanno fattori di rischio, come l’obesità, l’ipertensione, o semplicemente una storia familiare preoccupante, ma a cui non è stata diagnosticata una malattia cardiaca o un ictus – assumere un’aspirina giornaliera come prevenzione dovrebbe essere fatto solo dopo un’attenta considerazione, con consulenza medica.

Quali sono gli altri benefici della cardioasprina?

La cardioaspirina ha ulteriori effetti benefici ovvero, non serve solo per prevenire infarti ed ictus.

L’aspirina può prevenire anche:

  • cancro colon-rettale in determinati pazienti,
  • preeclampsia, se impiegata dopo il primo trimestre in donne incinte ad alto rischio,
  • recidive di trombosi venose profonde o embolie polmonari in pazienti che interrompono l’assunzione di anticoagulanti. L’aspirina non è considerata migliore di altri farmaci anticoagulanti, ma può essere meglio di nessuna terapia per prevenire i coaguli all’origine di trombosi venose profonde o embolie polmonari.

Quando assumere la cardioaspirina

Con certezza possiamo affermare che questo farmaco NON può essere assunto senza ricetta medica del medico di famiglia o di un cardiologo. In linea di massima i cardiologi non prescrivono la cardioaspirina in assenza di patologie cardiache conclamate, perché l’acido acetilsalicilico, proprio perché rende fluido il sangue e funge da anticoagulante, può portare al rischio opposto: favorire le emorragie.

Cardioaspirina: controindicazioni e rischi

Fin ora abbiamo evidenziato tutti i benefici di questo farmaco molto usato ed efficace, ma come tutti i medicinali, ha delle controindicazioni.

  • Puoi avere disturbi gastrointestinali 
  • È stato rivelato che quelli che hanno assunto la cardioaspirina erano anche a rischio di sanguinamento, principalmente nel tratto gastrointestinale e nel cervello. L’aspirina può causare sanguinamenti in molte parti del corpo, particolarmente nel cervello o nel tratto gastroenterico, compreso lo stomaco, perché rende più fragile e predispone al sanguinamento il rivestimento gastrico. Poiché il farmaco inibisce anche la coagulazione, il sanguinamento nello stomaco o nel cervello può essere fatale e richiede un pronto intervento medico.
  • Puoi avere difficoltà nella coagulazione del sangue, e se sei una donna e soffri di metrorrea, ovvero di mestruazioni abbondanti di tipo emorragico, il problema potrebbe accentuarsi. Stesso discorso se soffri di epistassi (sangue dal naso) o sei in genere soggetto a sanguinamenti facili e rottura di capillari.

Il sanguinamento è l’effetto collaterale più frequente.

Il rischio di sanguinamento è maggiore negli uomini che nelle donne e aumenta inoltre nei soggetti che:

  • sono più anziani,
  • usano l’aspirina a dosi più elevate o per durate maggiori (in prevenzione in genere l’assunzione è cronica),
  • assumono il farmaco contemporaneamente ad altri medicinali che aumentano il rischio di sanguinamento,
  • hanno un’ipertensione arteriosa fuori controllo,
  • hanno o hanno avuto ulcere del tratto gastroenterico,
  • hanno altre condizioni mediche, come insufficienza renale o epatica, e alcuni disordini del sangue.

Alcuni pazienti con asma grave possono essere sensibili all’aspirina; questi pazienti possono avere problemi respiratori importanti se assumono il farmaco.

Interazione con altri farmaci

Inoltre anche quando prescritto, il farmaco va sospeso prima di qualunque intervento chirurgico, inclusi interventi dentistici, o durante l’assunzione di altri medicinali che possano interagire con l’azione dell’acido acetilsalicilico, ovvero:

  • Farmaci immunosoppressori, come il metotrexato
  • Altri antinfiammatori FANS
  • Altri farmaci anticoagulanti (in questo caso il pericolo di emorragie sarebbe moltiplicato)
  • Farmaco oncologici
  • Farmaci antidepressivi

Attenzione all’alcool! Meglio non bere!

Gravidanza

Cardioaspirin può anche essere prescritto in gravidanza, per evitare rischi di trombosi in grado di causare gravi complicazioni come l’aborto.

Consultare il medico per sapere se la cardioaspirina è adatta al proprio caso. Non assumerla senza prima sentire il medico.

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