Grasso addominale: cos’è, cause, rischi e come smaltirlo

Il grasso addominale è un tipo di grasso difficile da smaltire. Può avere origini varie ma una cosa è certa: non si tratta solo di un problema estetico. Intanto, è importante precisare che il grasso sull’addome non è tutto uguale: esistono, infatti, diverse tipologie di adipe:

  • quello che comunemente viene chiamato grasso addominale identifica, in realtà, il cosiddetto grasso viscerale, che si deposita all’interno della cavità addominale, distribuito tra gli organi interni.
  • Il grasso sottocutaneo, invece, è quello che si deposita in superficie, sopra l’addome,e serve a proteggere i muscoli: il riferimento è la classica pancetta, cioè il grasso sulla pancia che tutti noi combattiamo quotidianamente.  Ma questo tipo di grasso può anche “spuntare” altrove sul tuo corpo.

Grasso addominale (o viscerale) e grasso sottocutaneo sono due cose diverse: se eliminare il grasso sottocutaneo è una questione estetica, un accumulo di grasso addominale deve essere considerato un campanello d’allarme. Il grasso addominale, infatti, può provocare diversi tipi di problemi anche gravi.

Scopriamo di più sulle due tipologie di grasso, sulle loro cause, i rischi per la salute e le strategie per smaltirli.

Che cos’è il grasso addominale

Il grasso addominale è un accumulo adiposo che si concentra sotto i muscoli dell’addome: per questo è chiamato anche grasso viscerale. È difficile da smaltire e può rappresentare un pericolo per il nostro stato di salute. È infatti una tipologia di grasso particolare, perché rilascia adipocitochine, molecole che influenzano l’appetito, il rilascio d’insulina, il metabolismo lipidico.

Una sua presenza eccessiva, quindi, può causare diversi problemi di salute come infertilità, diabete di tipo 2, problemi cardiovascolari. Inoltre, il grasso addominale in eccesso modifica i rilasci ormonali che servono a trasformare i grassi immagazzinati: è chiaro perché diventa sempre più difficile da smaltire, in una sorta di circolo vizioso.

Grasso addominale: cause e rischi

A provocare il grasso viscerale sono i disordini ormonali. Questi si verificano non solo per fattori ereditari, ma anche per colpa di un’alimentazione scorretta o a causa di alcuni farmaci.

Il pericolo è che il tuo organismo si ammali della cosiddetta sindrome metabolica, che individua un insieme di fattori di rischio che predispongono a molte malattie gravi, come il diabete di tipo II, l’infertilità, le patologie cardiovascolari, l’osteoporosi e persino i tumori.

Il legame con il cervello

Tra i rischi che si corrono a causa del grasso tra i visceri ci sono anche le malattie neurologiche. Il grasso viscerale, infatti, crea un’infiammazione generale del tuo organismo che predispone a patologie come l’ictus. Inoltre, fa aumentare il rischio di avere mal di testa o che il mal di testa peggiori e diventi cronico.

E ancora, si rischiano malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, perché l’infiammazione facilita la morte delle cellule cerebrali.

Grasso viscerale, come si misura

Per individuare il grasso addominale, oltre alla tac, esiste il cosiddetto indice di grasso viscerale, che si misura attraverso una particolare bilancia, chiamata impedenziometrica. Si inseriscono i dati del paziente, quali età, sesso, altezza; poi il paziente sale sulla bilancia tenendo due manipoli e la bilancia rileva peso e indice di grasso viscerale.

Ma quali sono i valori del grasso viscerale su cui basarsi per interpretare i risultati? 

  • Fino a 4 l’indice indica un livello di grasso viscerale basso.
  • Valori compresi fa 4 a 13 indicano un grasso medio.
  • Un valore da 13 a 18 è sinonimo di grasso addominale elevato.
  • Se il valore supera il numero 18, diventa molto alto.

Come eliminare il grasso addominale: la dieta

L’alleata principale per contrastare il grasso addominale è l’alimentazione.

  • Segui una dieta varia e bilanciata in calorie e nutrienti e consuma cibi che hanno indice insulinico pari a zero: verdure amare, come le  indivie e la scarola, l’olio extravergine di oliva, il cioccolato fondente, i semi oleosi, le olive e l’avocado. Importante anche mangiare verdure crude e preferire la frutta lontano dai pasti.
  • Caffè, alcolici, bevande con gas e zuccheri aggiunti devono essere eliminati dalla tua dieta. Il consumo di carni rosse deve essere limitato il più possibile, favorendo invece carni bianche e pesce azzurro.
  • E’ consigliabile sostituire pasta e pane prodotti con farine raffinate con alimenti a base di farine integrali
  • Formaggi e latticini in genere devono essere ridotti e, in certi casi più gravi, eliminati per un certo periodo.
  • È importante anche bere molta acqua durante la giornata, consumandone una dose ridotta durante i pasti per favorire la digestione.

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