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Pandoro e Panettone sono, senza dubbio, i dolci simbolo delle festività natalizie
NON adatti a chi sta seguendo un regime dietetico ipocalorico.
Ma è Natale anche per chi sta seguendo una dieta, e, con un po’ di buon senso, si possono inserire nel menù di queste festività natalizie.
Le prime tracce di questi dolci risalgono al 200. La leggenda narra che durante il Rinascimento, nella Repubblica veneziana, venissero serviti dei dolci ricoperti da sottilissimi strati di oro zecchino, tra cui quello dalla forma conica definito “pan de oro”.
La ricetta definitiva è attribuita a Domenico Melegatti, che, nel 1884, la depositò nell’ufficio brevetti.
Il Panettone, invece, secondo la leggenda, venne preparato da un aiuto cuoco Toni, con i pochi ingredienti trovati in dispensa. Nacque, così, il “pan de Toni”.
Nella prima metà del 900 fu Angelo Motta ad ideare il confezionamento.
Le differenze tra i due dolci riguardano gli ingredienti.
Il panettone contiene più uova, uvetta e canditi, materia grassa butirrica in quantità non inferiore al 16%,lievito madre. I tempi di lievitazione sono lunghi (2/3 giorni).
Nel Pandoro la quantità di materia grassa butirrica è superiore al 20%. Il burro viene inserito con il metodo della sfogliatura (lo stesso che si utilizza per la pasta sfoglia). Da ciò deriva una alveolatura più fine e fitta rispetto a quella allungata del panettone.
Entrambi hanno un elevato contenuto calorico:100 gr di Panettone con uvetta e canditi danni 330/360 calorie, mentre 100 gr di Pandoro ricoperto da zucchero a velo 410 calorie.
Spesso serviti alla fine dei pasti natalizi non propriamente ipocalorici. Tanto buon senso e teniamo a bada la nostra golosità! Riduciamo le calorie del pasto per concederci il dolce finale. Compensiamo le calorie del pasto precedente (senza ridurlo troppo o addirittura saltarlo!). Aumentiamo (approfittando delle vacanze) l’attività fisica durante e dopo le feste.