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Chi intraprende un percorso dietetico sa che dovrà affrontare, almeno nelle fasi iniziali, delle limitazioni.
Ecco perché serve una maggiore MOTIVAZIONE di partenza che ci obbliga a stare più attenti.
Il rischio più alto è l’abbandono del programma, mentre le personalità più ossessive o motivate dalla paura di ingrassare possono precipitare in un disturbo del comportamento alimentare (DCA).
Una dieta non deve essere troppo drastica e deve comprendere tutti gli alimenti: poter mangiare di tutto ci fa sentire più liberi, rispetta i nostri gusti personali e si adatta alla nostra vita lavorativa e familiare.
La trasgressione, a cui spesso si ricorre per conforto, viene vissuta come un senso di colpa che, mentre a volte funziona come deterrente, altre volte ci spinge all’abbandono del programma e di tutti i nostri buoni propositi.
Essa va consentita e programmata per non essere vissuta come un fallimento. Tra gli alimenti scelti per “trasgredire“, troviamo tutti i CIBI VOLUTTUARI (ossia quelli che ci danno calorie vuote, non necessarie). Non priviamoci dei sapori dolci, ma, per evitare picchi glicemici, sostituiamo lo zucchero raffinato con quelli complessi (miele, datteri, uva passa, banane mature).
Oppure sorbetti di frutta preparati in casa: basta congelare a tocchetti la frutta e frullarla prima di consumarla.
Vi piace la mousse di cioccolata? Basta lavorare la ricotta con il cacao amaro e cannella! Cioccolato fondente e vino rientrano tra i comfort food.
Concludiamo invitando a gestire la trasgressione con saggezza. Impariamo a non ” ridurre” i nostri gusti ma le calorie che ci inducono ad assumere.