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Il componente più noto e studiato del caffè è la CAFFEINA, una metilxantina presente, in quantità minore, anche nel tè (teofillina) e nel cioccolato (teobromina).
Il contenuto di caffeina varia in base alle modalità di preparazione: inferiore nei caffè solubili, intermedio nell’espresso, elevato nel caffè preparato con la moka e massimo nel caffè non filtrato (alla napoletana).

Dose sicura è quella di 300 mg (dose contenuta in 3 tazzine di espresso). Questo limite può essere raggiunto ingerendo 10 lattine di Cola, 8 tazze di cioccolata calda o 400 gr di cioccolato fondente.









A DOSI MODERATE (4mg/kg al di’) stimola la secrezione gastrica e biliare favorendo la digestione. Migliora l’umore e aumenta la resistenza alla fatica e al sonno.



Inoltre, riduce l’assorbimento del calcio (osteoporosi) e del ferro (anemia sideropenica).
Inoltre, gli EFFETTI NEGATIVI peggiorano quando il caffè viene associato ad altre droghe tipo l’alcool e il fumo di sigaretta. La caffeina ha un effetto lipolitico ossia stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, effetto che viene annullato se al caffè viene aggiunto lo zucchero.


















In genere si consiglia un limite di 3 caffè al giorno per le donne, 4 caffè per maschi che vantano una costituzione fisica più robusta (“robusta” è anche la specie di caffè più ricca di caffeina!).